L’epoca della tavoletta e del telefono “intelligente”

Se dovessimo caratterizzare ogni epoca in base ai manufatti che l’uomo ha via via prodotto, potremmo identificare la nostra epoca come «del telefonino» oppure «della tavoletta».

Credete che vi stia prendendo in giro? Sono serissimo invece.

Secondo gli esperti i telefoni cellulari odierni possono essere raggruppati in quella che è la terza generazione: infatti se prima erano apparecchi voluminosi, muniti di antenna, di batterie poco performanti e schermi monocolore adesso sono di dimensione variabile(direttamente proporzionale al portafoglio del possessore) con schermi dai colori sgargianti e peso molto contenuto.

Oltre alle scontate differenze estetiche a rendere diversi gli attuali cellulari sono le molteplici funzioni che si allontanano definitivamente da quelle puramente telefoniche: riproduzione di audiovisivi, connessione ad internet, navigazione satellitare e molto altro ancora.

Non a caso vengono chiamati smartphone.

Ma siamo sicuri che tali apparecchi siano veramente così smart?

In svariati casi essi non sono molto indicati per il loro scopo primario: caso esemplare è stata l’introduzione di una serie di iPhone in cui bastava spostare un dito sul retro dell’apparecchio per interrompere accidentalmente la telefonata in corso.

Inoltre tutti i media che pubblicizzano smartphone evitano accuratamente di dire che il design trascura molto spesso l’ergonomia a vantaggio dell’apparenza(peraltro sempre più omologata).

Tra l’altro bisogna sapere che i nostri dati (privati?) si concentrano negli smartphone senza avere protezioni adeguate contro minacce come accessi non autorizzati.

Notizie di incerta provenienza indicano gli smartphone come mezzi facilmente intercettabili e con i quali è possibile spiare l’ignaro possessore attivando in remoto microfono e fotocamera dello smartphone.

Lo smartphone non è l’unico protagonista di questa nostra epoca: a rubargli la scena è la sempre più prepotente tavoletta o meglio tablet pc.

Un tablet pc non è altro che l’evoluzione naturale del computer portatile, è caratterizzato da dimensioni e peso contenuto e per questo si presta benissimo ad essere tenuto su un solo avambraccio e usato nelle situazioni più disparate.

Sembrerebbe un dispositivo utopico e multifunzionale ma nelle sue ultime incarnazioni, l’iPad fra tutte, ha subito una metamorfosi che lo ha tramutato in un giocattolo molto costoso.

Un iPad(per fortuna caso per lo più isolato tra i vari tablet) non permette di inserire dispositivi di memorizzazione esterna come pen drive o schede di macchine fotografiche digitali, è dotato di uno schermo tattile poco indicato per la battitura di lunghi testi, risulta invece orientato ad uso costante della rete secondo la filosofia dell’iCloud(definizione blasonata di cloud computing).

Ecco un esempio di ciò che potrebbe accadere usandolo: la carica della batteria è quasi esaurita ma abbiamo ancora bisogno di scrivere sul documento aperto; pensiamo a trasferirlo sul nostro vecchio e affidabile pc ma come? non abbiamo al momento una connessione internet e poi…puf la tavoletta si spegne.

Insomma questa tavoletta che vorrebbero a tutti i costi farci acquistare non è poi così indispensabile e soprattutto innovativa.

 Con quanto detto non si vuole spingere a boicottare ne lo smartphone e neanche il tablet pc ma piuttosto si è voluto fornire un parere critico e dire qualcosa di diverso dalle descrizioni estasiate che dilagano.